Schifanoia

Non amo il temine schifo, è come minimo poco raffinato, meglio schivarlo. Del resto sarebbe bello schivare la noia. In dosi fisiologiche credo sia salutare, potrebbe far nascere nuove idee e spingere a muoversi, aiutare a superare il rischio dell’apatia ed essere uno stimolo positivo. Purché si superi, e si trovino persone, interessi, motivi. Il palazzo Schifanoia di Ferrara, magnifico da visitare se non lo si è ancora fatto, sintetizza nel suo nome quello che vorrei esprimere. La cosa che mi dispiace maggiormente è che, comunque vada, non potrò tornarci con te. Non è che ci tenga a tornarci più di quanto vorrei tornare in altri luoghi, e non mi manca neppure la possibilità di andare a vedere posti nuovi. Mi manca tutto e nulla. Mi mancano persino i viaggi in seconda classe, che non ho mai amato troppo perché erano legati a momenti non sempre piacevoli e sollevano nuvole di ricordi fastidiosi. Ma alcuni viaggi non sono stati male, anche se realizzati col treno. Ho letto proprio stamane che lamentarsi delle cose che mutano sarebbe da evitare, quindi smetto di spingere su quel tasto specifico, ma non se si tratta di persone. In quel caso non si tratta di un lamento, è altro. E poi mi ha fatto arrabbiare alcuni giorni fa un servizio televisivo nel quale veniva ricordata la pessima abitudine di cedere in modo perenne il diritto di sepoltura in un certo luogo specifico, e si citavano i giardini in un paese nordico nel quale le tombe non sono neppure indicate da una pietra, ma i cimiteri, se tali sono, svolgono la funzione di verde pubblico, e vi si reca a passeggio. Bella l’idea del passeggio però, mi piace, mentre trovo crudele la volontà di far sparire il ricordo delle persone. Non è possibile in alcun modo una soluzione ideale. Il fatto è che la morte, comunque la si veda, è una compagna di vita scomoda. Forse è meglio tentare di schivare la noia e provare ad allontanare il pensiero della morte giocando in equilibrio precario col desiderio di mantenere chi è andato via.

Ciao Viz, mi sono espresso in modo confuso, ma tu mi hai capito

                                                                          Silvano C.©  

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