lunedì 22 marzo 2021

Il romanzo

In effetti non ho mai scritto né scriverò alcun romanzo, non ne ho il fisico. Mi piace scrivere, ma mi piacerebbe ancora di più essere un affabulatore in grado di trattenere l’interesse e l’attenzione di grandi platee, un attore insomma, un grande attore. Tutte fantasie, ovviamente, perché non disdegnerei neppure di essere un falegname capace di creare oggetti unici, non certo mobili standard da cucina. Utilizzerei legni adatti, ne sentirei il profumo, ne accarezzerei le superfici levigate, e poi sarei felice se potessi darli a qualcuno di giusto, non a chiunque. Avrei potuto essere altre persone forse, o forse no. Certamente non un romanziere, come spiegavo prima. Tu mi dicevi che battendo sulla tastiera stavo scrivendo un romanzo. Lo facevi per prendermi in giro, in parte, e un po' anche per farmi capire che avrei potuto fare altro invece di stare a scrivere. Era chiaro, lo sapevo e lo so ancora meglio oggi. Però sono sempre stato libero di farlo, quando mi andava, e mi sono preso il tempo che mi serviva, pur tentando di rispettare alcuni impegni e adattandomi. Quel romanzo non nascerà mai, mi resta il vizio di scrivere, ho avuto quello che potevo avere. Tento di continuare ad avere qualcosa e anche di restituire un po'. Al solito sbaglierò, è inevitabile. Ciao, Viz.

                                                                          Silvano C.©  

    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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