domenica 21 marzo 2021

Giovani per sempre, e morti

Ci sono molti modi, nessuno facile ed indolore.

Si può sparire dalle scene e dalla vita pubblica se si è personalità note, come scelse di fare Greta Garbo. Di lei restano le immagini della sua bellezza statuaria inarrivabile e della sua bravura. La sua vita privata successiva è stata veramente privata. Si può discuterne, ma l’ammiro. Altri lo fanno all’apice della loro carriera, non sono approvati da tanti ma pure loro decidono di non andare oltre. Ammiro pure loro, più di chi continua a mettersi in gioco ma poi cade e svilisce quanto aveva ottenuto. Scelta umana da accettare, ma rischiosa.

Qualcuno muore o viene ucciso troppo giovane, e tale resterà per sempre, pagandone il prezzo.

Invecchiare invece, ed invecchiare bene, è difficile. La natura non approva, e noi umani ci mettiamo del nostro. Chi ne dubita entri, appena può, in una residenza per anziani o in una casa di riposo.

Esiste però un altro modo di restare per sempre giovani. È ancora poco diffuso e poco reclamizzato e si intuirà subito il perché. Il metodo è avveniristico, frutto di ricerche combinate assolutamente segrete. Chi ambisce all’eterna giovinezza, chi desidera che non fugga tuttavia, entra in una clinica che non esiste su nessuna mappa, si sottopone al trattamento e viene ricopiato. In una sorta di enorme anello simile al tunnel della risonanza magnetica entra vivo e ne esce cadavere, che poi verrà semplicemente bruciato. In un anello gemello ne esce esattamente com’era entrato, sintetizzato in modo perfetto, uguale, in quel preciso istante. La mente continua i suoi pensieri senza avvertire alcuna discontinuità. Solo dopo avrà le informazioni, e se vorrà vedrà il suo cadavere prima che venga cremato. Non è noto il numero di quanti si sono sottoposti al trattamento, né chi sono. Alcune indiscrezioni riferiscono di grandi magnati o di loro figli o congiunti. Il processo non restituisce la gioventù perduta, cristallizza la situazione esistente. Se si sono compiuti 65 anni, si è diabetici e con alcune malattie congenite, si può essere duplicati esattamente come sessantacinquenni diabetici e con le identiche malattie congenite. Pochi ci tengono. Le stesse fonti anonime riferiscono di un effetto collaterale imprevisto. Sembra che una giovane donna, rinata in tal modo, dopo cinque anni si sia tolta la neo-vita. La sua mente, malgrado tutto, continuava a vederla pienamente umana, e rifiutava di non ritrovare alcun segno del trascorrere del tempo sul proprio corpo di sintesi. Era pronta a combattere l’invecchiamento, non a vedersi non invecchiare.

Ciao, Viz. Noi non invecchieremo dopo la nostra morte, questo è certo.

                                                                          Silvano C.©  

    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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