Niente Fiera

Ciao, Viz, neppure quest’anno ci sarà la Fiera di Trento. È un peccato, ma anche quando ci sono tornato senza il tuo sorriso non era più la stessa di prima. Te l’ho fatta conoscere io, che girai tra le sue bancarelle la prima volta nella seconda metà degli anni settanta, e col tempo è diventata una tradizione quasi mai tradita. Il nostro percorso si era standardizzato e un anno dopo l’altro trovavamo gli stessi espositori. Mi sembra di rivedere chi vendeva vassoi da cucina di tutte le forme o dolcetti sardi. Il momento migliore per visitarla, evitando la grande ressa, era la mattinata. Il parcheggio nelle solite vie, quelle della periferia più prossima al centro da sud. Alcuni espositori arrivavano da lontano, come i romagnoli con le loro immancabili piadine, ma i produttori di miele o di formaggi tipici trentini erano del posto. Sparite nelle ultime edizioni le lunghe scale usate una volta dai contadini per salire sugli alberi da frutto, non più necessarie con i frutteti moderni. E niente, la festa non ci sarà, non ci saranno i fiori in piazza Duomo né i palloncini che immancabilmente sfuggivano e si vedevano, per un po', salire sopra il cielo di Trento. Magari quelli, ora, potrebbero arrivarti vicini, non mi è dato saperlo.

                                                                          Silvano C.©  

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