giovedì 25 marzo 2021

Chiedimi perché

Vivere necesse”, assolutamente, perché non si può evitare quando si è in vita. Malgrado la nota frase latina divenuta proverbiale l’imperativo è vivere, e mantenere la vita, pur sapendo che non si potrà farlo per sempre.

Vivere però, non soprav-vivere. Quindi anche navigare, e più in generale viaggiare. Inserendo un corto circuito logico viaggiare significa esattamente andare alla ricerca del perché è necessario vivere.

C’è sempre un motivo, e anche quando ci si chiede il proprio scopo o che funzione si svolge, come minimo occorre pensarsi come l’anello in una catena. Magari un anello insignificante, debole, arrugginito e dimenticato. Che però quando si rompe spezza l’intera catena. Sinché ha resistito ha mantenuto il filo ed ha preso in carico responsabilità, poi le ha trasferite, e magari per un po' le ha difese. Scegliere le piastrelle per un appartamento che non si vedrà finito, costruire un architrave in cemento armato in grado di reggere terremoti e altri disastri, accompagnare un bambino al cinema o raccontargli favole, restare in silenzio e non far pesare il proprio dolore, fare una visita imprevista e non attesa, o anche solo una telefonata, lanciare oggetti contro qualcuno e poi pentirsene, lavorare senza concedersi mai un vero e rilassato pranzo al ristorante senza cerimonie, prendere decisioni giuste e sbagliate, fare un viaggio con qualcuno, o anche solo immaginarlo… questi sono solo alcuni perché, sono motivi più che sufficienti. Gli altri non so, bisognerebbe riflettere su ognuno di loro. Ciao Viz.

                                                                          Silvano C.©  

    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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