Rimasi per
un po' a pensare, ma non troppo. La paletta e la spiaggia, con la sabbia perfetta,
non potevano aspettare. Iniziai a scavare, per saggiare la materia, poi
continuai, per seguire la fantasia. Piano piano una struttura architettonica dall’aspetto
solido stava prendendo forma, e diventava una fortezza. Iniziai ad ampliare la
sua base, creai un invalicabile fossato, ampio, profondo, regolare, e immaginai
come sarebbe stato quando l’acqua l’avrebbe invaso. Le mura esterne si fecero
più alte e spesse. Ai cinque vertici posi baluardi sporgenti, e cinque torrioni
leggermente arretrati si posero a guardia. Non costruii nessun accesso visibile
perché doveva essere impossibile entrarvi se non attraverso lunghi e
sotterranei tunnel sotto la superficie. Lavorai a lungo per far alzare, al
centro, una torre solida, simile ad un faro oceanico. A lavoro finito osservai
compiaciuto la perfezione, perché non mi venivano altre parole per definire il
risultato. Quando venne il momento di lasciare la spiaggia me ne andai
consapevole di aver creato qualcosa destinato a durare per molto tempo. Quando poi
tornai in spiaggia, solo tre ore dopo, tutto era stato calpestato… non restava
traccia di ciò che esisteva poco prima. Magari si distingueva ancora un po' la
dimensione del fossato, ma poco per capire, troppo poco…
Ciao, Viz,
costruire con la sabbia è una mia specialità. E mi riesce molto bene, quando mi
impegno.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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