mercoledì 17 febbraio 2021

In Gallia con Cesare

Difficile ritornare in Gallia e rivedere Cesare con una sua legione, essere testimoni dello sbarco in Normandia o assistere in diretta ad un sacrificio maya. Oltretutto sarebbe pure rischioso. 

Quindi parte di tutto questo è assurdo, inutile, consolatorio. La linea che lo separa dalla ragione è molto sottile. Lo giudico irrinunciabile, ma è soggettivo. Qualcuno in parte mi capisce, ma non posso insistere oltre un certo limite. Devo accettare alcuni muri, più o meno evidenti, che si alzano spesso in modo consapevole ma anche involontariamente. È una forma di autodifesa, che capisco perché è umana. Di contro io mi annoio ai discorsi di buon senso e di richiamo alla realtà. Inoltre pure a me non riesce sempre facile o sopportabile toccare alcuni temi sensibili e tendo a rifiutare una certa ottica che mi destabilizza o mi fa precipitare.

Come se camminassi su un crinale e vedessi un panorama che mi affascina. Potrei cadere in basso, se mi distraessi troppo.

Navigo a vista, in altre parole, e come meta ho idee abbastanza confuse.

Ciao, Viz, nulla di nuovo sotto il Sole…

                                                                          Silvano C.©  

    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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