lunedì 15 febbraio 2021

In una scatola meglio di no

Confesso che inizialmente avevo pensato a una scatola, o meglio ad un contenitore particolare, ma poi non mi sono deciso a proseguire, ho capito che non era il caso. Quindi evito il tema, lo richiudo dove lo avevo trovato, e lo rimetto via. Troppo tetro. Cerco motivi di ottimismo, spunti di speranza o un sorriso. Ammetto che non è cosa facile, almeno per me.

Pensando ai commenti politici di questi giorni, se non fosse una situazione quasi tragica, mi verrebbero molte considerazioni al limite del comico. Per qualcuno il governo è troppo di sinistra, per qualcun altro è troppo di destra. Basterebbero questi due giudizi opposti per dubitare dell’oggettività degli stessi, e non servirebbe poi rincarare la dose con la necessità di avere un vero cambiamento, una discontinuità, ma allo stesso tempo l’obbligo di mantenere i risultati raggiunti (sic…). Criticare i commenti politici è quasi troppo facile. Situazione disperata ma non seria quindi, come ha scritto Robert Shaw, e non so cosa si potrebbe fare per evitare almeno di essere costretti a vedere comportamenti schizofrenici da parte di ognuno, non escluso il sottoscritto. Una sana pazzia potrebbe essere la parziale risposta, ma dovrebbe essere allegra, non pericolosa, solo buffa magari, o ridicola, ma inoffensiva. Una pazzia simile a quella che tento di raccontare, e che non è certamente vera pazzia.

Una persona un po' strana cammina per strada. Ti guarda e commenta piano quello che fai. Per un po' ti segue e poi improvvisamente sparisce, interessata non più a te ma ad un cane che cerca il suo albero. A volte si mette all’angolo della strada e suona una specie di piccola chitarra di latta, canta in modo stonato, si aspetta qualche spicciolo ma non ha alcuna intenzione di chiedertelo. Se vuoi va bene, se non vuoi fa lo stesso. Altre volte gira con una bicicletta portata a mano, caricata sino all’inverosimile di enormi sacchi neri. Quella persona è già morta, molte volte, ma è sempre in giro, per strada. E cammina esattamente dove camminavi tu decine di anni fa, durante la tua infanzia. Se la rivedi ti sembra di conoscerla da sempre. Quando non la vedi scordi che ci sia.

Ciao, Viz, un po' di sana pazzia, portami un po' di sana pazzia…Tu sai che potrei scrivere qualcosa per ogni singolo punto della casa, per ogni cassetto, per ogni scatola piena o vuota, per ogni singolo oggetto...

                                                                          Silvano C.©  

    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

 

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