Inizio con un francesismo: è stato
un viaggio di merda. Un breve viaggio di merda.
Tra i tanti viaggi che abbiamo
fatto quello con autista privato su una Jaguar non lo potremo mai ricordare tra
i nostri migliori. Indimenticabile, certamente, ma spiacevole.
Tu te ne sei stata immobile
tutto il tempo, ed io scherzavo, facevo il cretino con battute fuori luogo e
penose. Magari sorridevo pure, mentre tu tacevi.
Ora non mi va di ricordarne
troppi particolari, anzi, vorrei la pietà di poterlo dimenticare. Solo che la
memoria obbedisce a leggi che non conosco, esattamente come il caso, o la
fortuna, o l’umore col quale mi alzo ed affronto le giornate. Una cancellazione
selettiva mi è negata. Forse sarebbe pure sbagliata, e non sono in grado di
dire come sarei se non ricordassi alcune cose e ne ricordassi altre che ho
perso nel tempo.
Molto meglio altri viaggi
fatti prima, con altre auto più modeste. Viaggi per andare altrove oppure per
tornare a casa, e sempre senza autista. Tu ed io poi abbiamo sempre odiato i
viaggi organizzati, e più organizzato e codificato di quello non ne ricordo
nessun altro.
Il primo e l’ultimo, perché uno
solo è stato troppo. Ciao, Viz. Ricordo benissimo che non sorridevi, mentre io,
domani, vorrei partire per un nuovo viaggio e farti sorridere.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è
nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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