martedì 21 luglio 2020

viaggio con autista



Inizio con un francesismo: è stato un viaggio di merda. Un breve viaggio di merda.
Tra i tanti viaggi che abbiamo fatto quello con autista privato su una Jaguar non lo potremo mai ricordare tra i nostri migliori. Indimenticabile, certamente, ma spiacevole.
Tu te ne sei stata immobile tutto il tempo, ed io scherzavo, facevo il cretino con battute fuori luogo e penose. Magari sorridevo pure, mentre tu tacevi.

Ora non mi va di ricordarne troppi particolari, anzi, vorrei la pietà di poterlo dimenticare. Solo che la memoria obbedisce a leggi che non conosco, esattamente come il caso, o la fortuna, o l’umore col quale mi alzo ed affronto le giornate. Una cancellazione selettiva mi è negata. Forse sarebbe pure sbagliata, e non sono in grado di dire come sarei se non ricordassi alcune cose e ne ricordassi altre che ho perso nel tempo.

Molto meglio altri viaggi fatti prima, con altre auto più modeste. Viaggi per andare altrove oppure per tornare a casa, e sempre senza autista. Tu ed io poi abbiamo sempre odiato i viaggi organizzati, e più organizzato e codificato di quello non ne ricordo nessun altro.
Il primo e l’ultimo, perché uno solo è stato troppo. Ciao, Viz. Ricordo benissimo che non sorridevi, mentre io, domani, vorrei partire per un nuovo viaggio e farti sorridere.

                                                                                               Silvano C.©   

        (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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