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Scene in bianco e nero come quelle con un
giocatore di scacchi in una partita impossibile, un carro che perde una ruota,
un piccolo posto per le fragole, e sono solo alcune che ora mi vengono alla
mente.
Di altre scene non saprei dire. Mi sono sempre
rifiutato, ed ancora oggi mi rifiuto di vederle, mi sono fermato dopo pochi minuti.
Se volessi, potrei ancora, ma non voglio.
Non voglio fuggire ma neppure farmi male
volutamente ed appositamente, perché so che mi farei male.
Mi sarei fatto male allora, me lo farei oggi.
Non so se sia più giusto mentire a sé stessi o dirsi
la verità più difficile, e cosa sia più onesto. Di sicuro ho
capito che la verità non si può sempre dire, che non è possibile scavare sino
in fondo, che oltre un certo limite si arriva solo alla morte, o al rischio
totale. Bugie, mezze verità, onestà assoluta e insensibile sino al distacco
completo dagli effetti che può produrre?
Ho fatto molte scelte, alcune giuste, altre
sbagliate.
Ciao, Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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