martedì 7 luglio 2020

Tati



A Saint Julietten sur Mer un improbabile turista arriva all’ora di punta e si trova imbottigliato nel traffico del fine settimana generato da chi viene al mare solo un giorno, da chi parte o deve prendere possesso della sua camera per la settimana successiva e da chi deve solo proseguire per altri lidi ma è obbligato per forza a passare sulla rotatoria di Saint Julietten sur Mer, la più grande della regione a sud di Betannì.
Di lui sappiamo poco, solo che viene da un mondo nel quale la fretta non ha spazio, né il desiderio del nuovo. Da cosa si capisce? Malgrado i colori del luogo lui è in bianco e nero. Non è chiaro se lo sia veramente, ma anche la sua pelle non ha il colorito roseo pallido o brunito e cotto dal sole di tutti gli altri.

Noi lo guardiamo, come se fossimo seduti sul divano di casa davanti allo schermo televisivo sapendo che siamo pure noi nella scena, e lo capiamo dal caldo, dall’odore vago di salsedine, dagli odori della vegetazione atlantica, del fritto e delle cipolle. Lui non parla, si muove come se non fosse sorpreso della maleducazione di chi lo sorpassa facendo genti volgari, è solo incuriosito. Riesce a indirizzare il nostro sguardo esattamente dove gli interessa, non dove sembrerebbe normale guardare. E notiamo il bambino che, col gelato, sporca i sandali firmati e col tacco impossibile della modella statuaria, a sua volta interessata solo ad un garzone che porta baguette con una bicicletta. E guardiamo la signora affacciata alla finestra che osserva un gatto sul tetto della casa di fronte. Il gatto guarda lei e i due sembrano condividere uno scopo comune, ma non capiamo quale possa essere.

Il turista smette poi di girare sulla rotatoria, parcheggia con una mossa da manuale nell’unico posto che si è liberato nel raggio di mezzo chilometro anticipando sul tempo nervosissimi proprietari di auto enormi come camion che, per un secondo, capiscono come sia molto più comoda una piccola utilitaria con tre decenni di vita alle spalle. I gestacci che riceve neppure li nota, perché la sua attenzione va subito alla bambina che tenta di distrarre la madre mentre lei invece guarda solo il suo telefono. La bambina vorrebbe che la madre facesse attenzione alla buca nel marciapiede nel quale sta per inciampare, ma non ci riesce, e scambia uno sguardo di complicità col turista.

Ecco, una vacanza con Jacques ci è mancata, ma non del tutto.       
                                                                          Ciao, Viz.

                                                                                               Silvano C.©   

(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.

Post più popolari di sempre

Post più popolari nell'ultimo anno

Post più popolari nell'ultimo mese

Post più popolari nell'ultima settimana