A Saint Julietten sur Mer un improbabile
turista arriva all’ora di punta e si trova imbottigliato nel traffico del fine
settimana generato da chi viene al mare solo un giorno, da chi parte o deve
prendere possesso della sua camera per la settimana successiva e da chi deve
solo proseguire per altri lidi ma è obbligato per forza a passare sulla
rotatoria di Saint Julietten sur Mer, la più grande della regione a sud di Betannì.
Di lui sappiamo poco, solo che viene da un mondo
nel quale la fretta non ha spazio, né il desiderio del nuovo. Da cosa si
capisce? Malgrado i colori del luogo lui è in bianco e nero. Non è chiaro se lo
sia veramente, ma anche la sua pelle non ha il colorito roseo pallido o brunito
e cotto dal sole di tutti gli altri.
Noi lo guardiamo, come se fossimo seduti sul
divano di casa davanti allo schermo televisivo sapendo che siamo pure noi nella
scena, e lo capiamo dal caldo, dall’odore vago di salsedine, dagli odori della
vegetazione atlantica, del fritto e delle cipolle. Lui non parla, si muove come
se non fosse sorpreso della maleducazione di chi lo sorpassa facendo genti
volgari, è solo incuriosito. Riesce a indirizzare il nostro sguardo esattamente
dove gli interessa, non dove sembrerebbe normale guardare. E notiamo il bambino
che, col gelato, sporca i sandali firmati e col tacco impossibile della modella
statuaria, a sua volta interessata solo ad un garzone che porta baguette con
una bicicletta. E guardiamo la signora affacciata alla finestra che osserva un
gatto sul tetto della casa di fronte. Il gatto guarda lei e i due sembrano
condividere uno scopo comune, ma non capiamo quale possa essere.
Il turista smette poi di girare sulla
rotatoria, parcheggia con una mossa da manuale nell’unico posto che si è
liberato nel raggio di mezzo chilometro anticipando sul tempo nervosissimi
proprietari di auto enormi come camion che, per un secondo, capiscono come sia
molto più comoda una piccola utilitaria con tre decenni di vita alle spalle. I gestacci
che riceve neppure li nota, perché la sua attenzione va subito alla bambina che
tenta di distrarre la madre mentre lei invece guarda solo il suo telefono. La bambina
vorrebbe che la madre facesse attenzione alla buca nel marciapiede nel quale
sta per inciampare, ma non ci riesce, e scambia uno sguardo di complicità col
turista.
Ecco, una vacanza con Jacques ci è mancata, ma
non del tutto.
Ciao, Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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