sabato 4 luglio 2020

desiderio esaudito



Non è giusto, il dolore non è giusto, nessun tipo di dolore è moralmente accettabile. Né subirlo né infliggerlo agli altri, ma la vita ci impedisce di evitarlo.

Me ne rendo conto, ma non è tra le mie opzioni la possibilità di eliminarlo.

Di cosa stiamo discutendo allora? Io sono venuto da lei perché le sue promesse erano diverse da ciò che mi dice ora.

Io non ho promesso ciò che non mi compete, mi spiace se ha frainteso.

Ma non ha scritto che lei è in grado di aiutarci nell’eliminare un nostro problema? Il mio problema è il dolore. È quasi impossibile anche solo definirlo in tutte le sue variabili. Un elenco sarebbe molto più lungo del catalogo di Don Giovanni.

Appunto, già lo dice da solo. questo significa che si rende conto della mia difficoltà ad aiutarla se non è più preciso.

Allora ci provo, ed inizio a scartare i piccoli dolori, come la perdita di una penna, il ginocchio che mi crea problemi, il senso di solitudine ed inadeguatezza, il male che ho fatto a tante persone e non solo alle persone. Voglio essere egoista, e voglio eliminare un mio dolore, uno solo.

Mi spieghi in modo più chiaro, credo sia sulla strada giusta.

Non voglio più provare il dolore per la perdita, per quella perdita. Sa a cosa mi riferisco.

Non è nelle mie facoltà evitare la morte, né la sua né quella di nessun’altra persona.

Allora mi faccia tornare indietro, a prima…

Si rende conto però che quella perdita dovrà riaffrontarla nuovamente se ottiene quanto mi chiede?

Lo so, ma io voglio tornare a prima, ritornare a prima, ricominciare ancora da prima. Ad ogni giorno che finisce ne deve seguire uno uguale, e fermare così la morte che si avvicina. Questo può farlo?

Mi faccia capire meglio, provo a dirlo con parole mie. Lei desidera rivivere all’infinito quel giorno nel quale è stato felice? Capisce però che in quel preciso momento non ne era consapevole, e anche in quel giorno aveva qualche problema?

Sì, immagino sia come dice.

Quindi?

Sì, è quello che voglio.

Desiderio esaudito.
                                        
                             Ciao, Viz. Guarda cosa mi vado ad inventare.

                                                                                               Silvano C.©   

(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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