venerdì 7 aprile 2017

L’errore




Mi ero comportato bene, sino ad un certo punto. Ero venuto dove non sei, avevo un po’ parlato con te, ti avevo raccontato delle solite cose, dei miei tanti dubbi e dei molti perché. Poi ero arrivato a decidere di realizzare finalmente quel tuo desiderio esplicito, per il quale mi avevi già pregato di pensarci prima di Natale, molto prima. Per vari motivi non lo avevo ancora preso in considerazione, distratto da troppe idee, troppe incombenze.

Oggi era il giorno ideale. L’ispirazione perfetta, il sole giusto e lo spirito adatto. Sono entrato sicuro nel negozio, ho scelto sia la bottiglia, piccola ma preziosa, ed un uovo di cioccolato di quelli buoni, fondente, molto invitante. Anche il sacchetto che mi hanno dato, dopo un mio chiarimento, era esattamente quello che andava bene, quindi dopo aver pagato una cifra adeguata sono uscito, allegro.

Poi, camminando, sono entrato in un negozio di telefonia per un apparecchio che ultimamente mi interessa, e lì ho incontrato lui. È stato piacevole, ed abbiamo iniziato con piccole battute di spirito. Tutto sembrava che finalmente andasse per il meglio. Poi, io, senza intuire come sarebbe andata a finire, ho avuto l’idea geniale di spiegargli cosa avevo in quel sacchetto, e perché.

Non sono più stato in grado di controllarmi, e la malinconia palpabile mi è calata addosso come solo la nebbia improvvisa sa fare, da traditrice. Lui ha abbozzato due parole, ha annuito, e poi se ne è andato, un po’ spaventato, ed io sono rimasto da solo come un perfetto idiota. In meno di un minuto ho ripreso il controllo, ho continuato il mio giro nel negozio, ho avuto le informazioni che volevo e poi sono uscito.

Ho commesso l’errore di non tenere solo per me nostalgie e tristezze, di non nascondere, ho imposto un mio stato emotivo a chi non era pronto. La prossima volta magari lui mi eviterà, per evitare figure imbarazzanti, o non so cosa succederà. Forse io sarò diventato più forte, come ancora non sono. Io ci provo, Viz, so che pensi che io debba superare almeno questi aspetti puramente formali. Solitamente ci riesco, ma quando tocco certe corde allora mi sciolgo. È così. C’è ben poco da fare. Sarà il tempo ad aiutarci? Sarà la primavera con i suoi fiori, la bella stagione, o qualcuno che non si spaventerà subito, dandomi il tempo di riprendermi? Le cose cambieranno, o forse alcune cose non cambieranno mai… si diluiranno solo nel tempo…
                                                                       Silvano C.©  
 (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.

Post più popolari di sempre

Post più popolari nell'ultimo anno

Post più popolari nell'ultimo mese

Post più popolari nell'ultima settimana