Mi
ero comportato bene, sino ad un certo punto. Ero venuto dove non sei, avevo un po’
parlato con te, ti avevo raccontato delle solite cose, dei miei tanti dubbi e dei molti perché.
Poi ero arrivato a decidere di realizzare finalmente quel tuo desiderio
esplicito, per il quale mi avevi già pregato di pensarci prima di Natale, molto
prima. Per vari motivi non lo avevo ancora preso in considerazione, distratto
da troppe idee, troppe incombenze.
Oggi
era il giorno ideale. L’ispirazione perfetta, il sole giusto e lo spirito
adatto. Sono entrato sicuro nel negozio, ho scelto sia la bottiglia, piccola ma
preziosa, ed un uovo di cioccolato di quelli buoni, fondente, molto invitante. Anche
il sacchetto che mi hanno dato, dopo un mio chiarimento, era esattamente quello
che andava bene, quindi dopo aver pagato una cifra adeguata sono uscito, allegro.
Poi,
camminando, sono entrato in un negozio di telefonia per un apparecchio che
ultimamente mi interessa, e lì ho incontrato lui. È stato piacevole, ed abbiamo
iniziato con piccole battute di spirito. Tutto sembrava che finalmente andasse
per il meglio. Poi, io, senza intuire come sarebbe andata a finire, ho avuto l’idea
geniale di spiegargli cosa avevo in quel sacchetto, e perché.
Non
sono più stato in grado di controllarmi, e la malinconia palpabile mi è calata
addosso come solo la nebbia improvvisa sa fare, da traditrice. Lui ha abbozzato
due parole, ha annuito, e poi se ne è andato, un po’ spaventato, ed io sono
rimasto da solo come un perfetto idiota. In meno di un minuto ho ripreso il
controllo, ho continuato il mio giro nel negozio, ho avuto le informazioni che
volevo e poi sono uscito.
Ho
commesso l’errore di non tenere solo per me nostalgie e tristezze, di non
nascondere, ho imposto un mio stato emotivo a chi non era pronto. La prossima
volta magari lui mi eviterà, per evitare figure imbarazzanti, o non so cosa
succederà. Forse io sarò diventato più forte, come ancora non sono. Io ci
provo, Viz, so che pensi che io debba superare almeno questi aspetti puramente
formali. Solitamente ci riesco, ma quando tocco certe corde allora mi sciolgo. È
così. C’è ben poco da fare. Sarà il tempo ad aiutarci? Sarà la primavera con i
suoi fiori, la bella stagione, o qualcuno che non si spaventerà subito, dandomi
il tempo di riprendermi? Le cose cambieranno, o forse alcune cose non
cambieranno mai… si diluiranno solo nel tempo…
Silvano
C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.