Sei una vecchia ed inutile scarpa, con la suola
rotta e pure un po’ staccata che quando piove non ripara neppure dalla
pozzanghere più piccole.
Sono una vecchia ed onorata scarpa, forse
volevi dire, quella che tu non diventerai mai. Mi disprezzi, ma la tua è solo
finzione. Mi stai semplicemente invidiando. Io ho camminato veramente, ho
calcato cemento e asfalto, legno delicato e rocce di montagna, ciottoli di fiume
e rena in riva al mare, facendo però riempire di sabbia i piedi del mio padrone.
È stata una delle volte che si è divertito di più, se proprio vuoi saperlo.
Sei superata oramai, se ti va bene andrai
nella differenziata. Hai finito di vantarti di tutte le tue vecchie imprese. Quelle
sono ormai storia, vecchia ed inutile, giusto adatta per riempire qualche testa
nostalgica che non capisce il nostro futuro. Una testa analogica e praticamente
in bianco e nero. Cieca alle innovazioni.
Non so se sono cieca, forse lo sono. Posso però
dire di aver fatto il mio tempo, di averlo vissuto al mio meglio possibile, e
sono durata anni ed anni.
Tu che ti senti tanto tecnologica e moderna quanto
pensi che durerai? La metà dei miei anni? Ancora meno? Il tuo destino ora è cogliere
tutte le opportunità, non guardarti mai indietro, non farti venir dubbi e correre
sempre.
Se appena ti metti a pensare sei perduta. Non farlo.
Corri e sii felice del tempo che ti tocca. Non lo hai scelto tu. Non è colpa
tua. Ed hai proprio ragione, io sono una vecchia scarpa. Scusami se ti ho fatto
perdere tempo.
Silvano
C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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