È da anni che ogni tanto mi evochi, parli di me,
fai congetture, ti permetti di arrivare a conclusioni del tutto campate in
aria. Ma cosa credi di sapere, tu, più degli altri?
Da alcuni mesi poi questo tuo atteggiamento si è
ulteriormente rafforzato. Pensi di potermi dare del tu come ad una qualunque
tua amica o conoscente. Io non sono tua amica, né confidente, né consolatrice. Occorre
tenere le giuste distanze. Al momento buono, quando sarà il caso, forse ci
conosceremo. Ma è possibile pure che non avvenga nulla del genere, e anche
tutta la letteratura spesa su di me si rivelerà un’inutile montagna di
spazzatura.
Non sono sorella. Non sono madre. Non sono
figlia. Non sono moglie, amante, concubina o compagna. Mi è estranea ogni parentela ed ogni tipo di relazione umana. Esco dai tuoi
schemi. La sola cosa che posso suggerirti è vivere, sino a quando ne avrai la
possibilità, per gli anni che ti restano, nel modo migliore possibile.
Sii porco come non sei mai stato, perché non ne
hai mai avuto il coraggio. Sii onesto veramente, perché neppure del tutto onesto
sei mai stato. Vivi le cose che non hai ancora vissuto, ma evita, per favore,
una ferrata in montagna se soffri di vertigini, evita l’approccio con i minori,
rischi la galera, non discutere con quelli più cattivi e grossi di te, perché potrebbe
finire male. Evita la lamentela continua ed indisponente. Alla lunga stanca. Io
mi sono stancata. Pensa a lei ma non pensare solo a lei. Lei ti ha dato tutto
quanto ha potuto, ma ora, se non sei fatto fin sopra i capelli che non hai,
dovresti aver capito che lei non c’è più.
Mi vuoi dare la colpa di questo? E sai quanto
cambia? Sai che enormi vantaggi ne potresti ottenere? Assolutamente nessuno. Sfrutta
la libertà residua per mettere ordine, e sai cosa intendo, ma anche disordine
nella tua vita. Segui le leggi umane, la maggioranza almeno, quelle che hanno
un senso. Cerca un equilibrio prima di iniziare a parlare anche con me. Trova alternative,
costruisci un plastico, fotti (se ci riesci), cammina, mangia e bevi con giudizio, approfitta
delle occasioni ed evita, per favore, il ridicolo. Tu ora rischi fortemente il
ridicolo. Dopo il ripetitivo, ormai superato oltre ogni livello di guardia. Guardati
allo specchio, nudo o vestito, fai tu, e datti una regolata. Non hai più vent’anni.
Se fosse stato destino che tu avessi avuto un’altra
vita credi che non sarebbe successo? Hai avuto più di tanti altri, e pure lei,
che a modo tuo hai amato, alla quale ti sei dedicato, ora ti vorrebbe almeno
più sorridente. Che sia io a dirti questo è ridicolo, ma io non ho alcuna paura
del ridicolo, sei solo tu che lo stai rischiando.
Se capisci cosa vuoi da me fammelo sapere. Nell’attesa
segui i consigli che ti ho dato. Te ne regalo uno per finire. Esci dai tuoi
soliti schemi. O lo fai ora o non lo farai mai più. Ricorda sempre però il
senso del ridicolo. Per me la dignità ha un valore.
Silvano C.©
(La
riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte,
grazie)
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