Lo so, non riesco più a farti sorridere. Non è solo per il motivo più evidente, quello ovvio e che non mi va di ripetere. Sono io che ho perso quel tipo di energia o di creatività che avevo un tempo. Anni fa, malgrado i tanti difetti che avevo e non ho mai perduto, sapevo anche immaginare altro, cercare altro, sorridere di me e non solo. Adesso cerco scappatoie, mi nascondo pensando di poter essere invisibile ma so che tale non sono, dopo un po' mi annoio e vorrei andare altrove, ma quel posto altrove non esiste. Certo che so quello che vorresti dirmi, lo intuisco. Vorrei che tu mi dicessi la cosa perfetta per smuovere finalmente questa mia stupida inerzia che nasce da assenze cumulative e dall’impressione di sbagliare troppe cose. Qualcuno a volte mi fa ancora qualche complimento o mi concede la sua stima, ed io tento di ricambiare anche se mai a sufficienza. L’ultima volta che sono stato a Bologna non è stato per un viaggio di piacere, magari questo ha influito. Pochi mesi prima ero andato in quel posto a Mori, e anche in quel caso non è stata un’occasione felice. Eppure so di non avere alternative e devo continuare. Programmo sulla base di quello che immagino in tempi non troppo lontani mentre, a dire il vero, vorrei che alcuni giorni durassero pochi attimi. Mi spiace, ancora oggi non sono riuscito a farti sorridere. Sorridimi tu, per favore. Poi, lo ammetto, basta poco per farmi perdere il nero che a volte mi assale, basta veramente poco. Ciao, Viz.
Silvano C.©
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