I parametri di riferimento mutano, ciò che contava un tempo
adesso conta meno o nulla, altro ha preso il suo posto. Restano i rapporti
umani, ma pure quelli sono in parte mediati diversamente. Non so se mi piace
tutto questo, ma so che la mia opinione è priva di senso e dovrei semplicemente
adattarmi, tentando di resistere se ne vale la pena e per questioni importanti
ma adottando il nuovo quando mi migliora la vita. Da bambino vivevo in una casa
con riscaldamento a camino e da una cucina economica, avevamo un impianto
elettrico elementare per poche lampadine e anche l’acqua potabile si andava a
prendere ad una pompa pubblica che stava ad oltre un chilometro di distanza.
Era il primo dopoguerra, poi è arrivato il boom e anche per la mia famiglia
sono iniziati enormi mutamenti. Oggi le mie utenze domestiche riguardano forniture
senza le quali mi sentirei perduto. Mi è saltata poco fa la corrente per un
piccolo sovraccarico al salvavita e improvvisamente mi sono ritrovato quasi al
buio, è caduta la linea telefonica mentre stavo parlando ed ho dovuto darmi da
fare con l’oscurità che scendeva per trovare qualche pila e poi per tentare di
rimettere in funzione il salvavita, togliendo di mezzo un variatore di luce
possibile causa dell’interruzione per il suo cattivo funzionamento. Senza
energia elettrica il frigorifero non funzionava, la caldaia si è spenta, la
connessione in rete era sparita, il televisore era un oggetto senza vita e gli
orologi elettrici si sono tutti disattivati. Quando possedevo meno pure le mie
esigenze erano minori, e non sentivo la necessità di quello che non avevo. Non
provavo invidia per i tanti che avevano case più belle e confortevoli perché
pensavo che pure io ci sarei arrivato. Non avevo bisogno di un’auto o anche
solo di un piccolo motorino. Non posso rimpiangere quello che è stato e neppure
scordarlo. Dovrei piuttosto iniziare una sintesi sottrattiva e fare a meno
dell’inutile di oggi, che non è poco. Quello che conta veramente si può
riassumere un una frase brevissima, il resto è sovrastruttura. Ciao, Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la
fonte, grazie)
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