Ma come si fa a rimpiangere un periodo tragico di dolore e lutti solo perché nella mia mente malata vi associo un pranzo fuori a base di cappellacci, gnocco, tigelle, ciccioli e affettati vari accompagnati da Lambrusco di Santa Croce? Non ha senso eppure è così. Rivoglio indietro quel dolore ma non per darlo via, piuttosto per trattenerlo maggiormente io e magari sollevarne un po' gli altri, in modo da rendere più bella la vita altrui che è stata e il suo ricordo. Per capirlo meglio, finalmente, ché ancora mi sfugge nel suo senso e nella sua portata e nei suoi effetti. Affetti e affettati, che stupide associazioni, idiozie pensate con un po' d’amore però, non solo per deridere o fare ironia. Dopo la morte la vita, anzi, la vita assieme alla morte, meglio. Prima c’erano state illusioni, molte. Prima avevamo già capito e facevamo finta di non aver capito. Quando capirò veramente cosa è successo sarà troppo tardi, ma è meglio così. Devo rimuovere perché se accettassi dovrei ammettere che la verità non è la realtà, in particolare che la mia verità è tutto tranne che oggettiva. Ora ti lascio con un bicchiere di Lambrusco, secco, frizzante. Ciao, Viz.
Silvano C.©
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