Circostanze, coincidenze, abitudini, le motivazioni possono essere molte, compresa la casualità. Sicuramente non è mancata la curiosità che tuttavia, senza la conoscenza anche minima, può fare molto poco. Il fatto è che assieme non ci siamo mai andati, ed è un peccato, perché di occasioni ne avremmo avuto. Il posto già si presenta con caratteristiche uniche, inusuali, ma non voglio far pubblicità a nessuno, solo parlarne con te, solo quello, e per farlo non servirebbe neppure farlo qui, ma serve a me. Mi fa sorridere il modo particolare che hanno adottato in quel locale di rinominare le pizze, che alla fine sempre pizze sono, ma non vengono chiamate nel modo tradizionale. Impossibile trovare nel menù una pizza Margherita o una Napoli perché si vuol distinguere, e alla fine si è costretti a leggere gli ingredienti di ognuna per arrivare a quella di proprio gusto. La prima volta che ci sono andato, a parte la piacevole sorpresa del luogo, mi sono un po' innervosito e poi mi sono adattato sorridendo. La seconda volta ci ho portato persone in visita in città, e pure loro si sono sentite un po' in crisi a dover scegliere quale pizza volevano. Per fortuna il resto aveva il nome corretto, e la birra era birra, non camuffata come se fosse un’altra cosa. Ecco, in quel posto mi piacerebbe tornarci con te, ma quello che è avvenuto nel dicembre del 2016 ce lo ha impedito per sempre. Un mese maledetto che non so superare, malgrado gli anni passino senza preoccuparsi di quello che penso. Ciao, Viz.
Silvano C.©
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