Certi giorni di più e certi giorni di meno, com’è naturale e come avviene a me. Sono i momenti di tristezza quelli peggiori, che superarli non è facile. Aspetto la sera come soluzione prima di andare a dormire poi temo i risvegli notturni e la ripresa del sonno, quando la mente lavora a modo suo e arriva dove decide solo lei. Ma poi basta un senso di dolore alle ossa e ai muscoli, una lieve alterazione della temperatura, che neppure misuro, per farmi sentire di più la tua assenza. Non solo la tua, lo sai, ma anche quella di mia nonna, per lo stesso identico motivo. Entrambe mi facevate sentire curato, accudito, ascoltato. Ma non ci siete più fisicamente a dirmi anche solo una parola, a darmi un consiglio. È solo questo che mi sento di dire, oggi. Va così. Ciao, Viz.
Silvano C.©
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