Non siamo rocce, non siamo inanimati, siamo naturalmente mortali e soggetti ad un passaggio limitato nel tempo.
Diffido di chi a volte definisce gli altri come infinitamente dolci o con temini simili, ne ho conosciuto tre di questi adulatori, ed ho capito a volte subito a volte pochi anni dopo la loro falsità.
Non siamo punti di riferimento per sempre, lo possiamo essere per il tempo che ci è concesso e se riusciamo ad essere vicini, non oltre, anche se in alcuni casi lo vorremmo.
Abbiamo un testimone da custodire e da passare, nei modi giusti. E magari questo avverrà senza la nostra collaborazione perché non ne avremo la possibilità. E questo senza colpa.
Non siamo nulla di destinato a durare, e anche i megaliti monolitici a volte non erano soli ma attorno ne avevano altri, caduti nel corso del tempo. Ora loro restano, solitari, per quanto ancora non saprei dirlo.
So quello che non siamo, so quello che non sono. Quello che sono ora potresti dirlo tu, o altri, dopo di me. So molto poco in realtà. Ti lascio un sorriso, Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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