Non si può raccontare, nemmeno
riassumere o darne una sintesi credibile. Non so chi lo possa fare. Certo non
io che ne ho fatto parte. Sarei vincolato dai miei vizi e dalle mie virtù, combattuto
tra il desiderio di dire e quello di tacere. Fummo storia, è innegabile. Piccola
storia, parte infinitesima di quanto avvenne nei nostri anni, condizionati da
ciò che coinvolse tutti, liberi in alcune scelte e costretti in altre. Mi piace
pensarmi migliore, è una mia debolezza penso condivisa. Tu mi hai reso
migliore, come ho scritto di recente, e questo riguarda buona parte dell’umanità
l’avere debiti di riconoscenza con qualcuno. Io ne ho con tanti, e troppi ne ho
con te, che non ho potuto saldare e resto debitore. So che ormai
non t’interessa più, è evidente, il debito si è estinto ma non per mio merito. E
nessuno, dopo entrambi, credo la scriverà mai la nostra storia, tu non sei
stata Cleopatra e io a Napoleone non ci assomiglio in nulla, forse in qualche
suo difetto. Si tratta di una storia con la esse minuscola, solo di questo. Ciao
Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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