Un tempo avevo il sonno meno interrotto dai risvegli, in alcuni casi spiacevoli a causa di strani incubi che non si possono tenere sotto controllo, che invischiano come miele o colla liquida che ancora non si solidifica. Tutto nel sogno piacevole o nell’incubo si svolge ad imitazione della realtà giornaliera ed è sempre modificato in modo innaturale, come la lentezza esasperante che arriva quasi a bloccare i movimenti quando sarebbe necessario almeno camminare in modo sciolto, o con una conclusione attesa e pre-scritta non modificabile pur sapendo che non è così che è avvenuto o che normalmente succede. Irritante che io, alunno, venga giudicato per un lavoro in classe come se fossi del tutto in errore mentre quanto ho scritto è perfettamente corretto. Snervante non aver alcuna possibilità di replica o di spiegazione, e ingiusto non potermi alzare dalla sedia mentre tutti gli altri se ne vanno, dopo il suono della campanella di fine lezione. Alzarsi col nervoso per un motivo fittizio e, anche se verosimile, legato a situazioni avvenute decenni fa e mai vissute in quei termini alla fine fa quasi sorridere. Avrei ben altro cui pensare, cose di scarso rilievo magari ma ugualmente problematiche, la vita non lesina mai in questo, eppure mi sono ritrovato coinvolto e non ho potuto controllare la situazione se non un po' di tempo dopo essermi alzato. Ancora adesso ci penso, confesso con un po' di rabbia per il trattamento ingiusto subito, senza mia reale colpa o mancanza. E tutto per uno stupido incubo che si è sciolto alla luce del Sole. Ciao Viz. Meglio questo, forse, di altre cose più serie.
Silvano C.©
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