lunedì 30 ottobre 2023

Ritorni

Dura alcuni anni, mai troppi, e non per tutti. Le vicende della vita offrono tante variabili che analizzarle e catalogarle richiederebbe l’impegno che non ho. A me basta vedere quanto vedo, ricordare quanto ho vissuto, ascoltare le esperienze altrui e leggere libri. E allora ripeto che dura sempre troppo poco il ritorno in famiglia dopo esserne usciti per andare avanti. Il tentativo che mi sembra comune è quello di mantenere inalterate le tradizioni o di crearle dal nulla per avere una continuità ideale nel ritrovarsi. Servono allora le stesse parole, gli stessi gesti, a volte le stesse discussioni anche accese. E poi i piatti, quelli soliti, preparati per l’occasione, magari concentrati in un solo giorno invece che un’intera settimana, come se fosse possibile mangiare tutto e accumulare per i giorni di lontananza. E quando le famiglie diventano due, una propria e una d’adozione? Tutto raddoppia, logicamente. Tutto diventa tradizione sinché non finisce, un pezzo alla volta. E c’è chi spiega che alcune cose vanno fatte al momento giusto, quando c’è tempo perché poi sarà tardi. Ma anche se alcune cose non si fanno il tempo finisce, non è il non farle che ne anticipa il termine, e neppure farle lo allontana. Qualche senso di colpa e qualche soddisfazione su alcuni risultati, e non sapere neppure cosa sia prevalente. Ti sembra confuso, Viz? Pensa allora come può sembrare a me. Ciao.

                                                                                                            Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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