martedì 17 ottobre 2023

Impossibile

Ieri il monte aveva la cima invisibile, una coltre di nubi la copriva. Su quel monte ci salimmo in una sola occasione assieme, e trovammo le nocciole. Avevamo un amico che viveva sotto quel monte, e una sera a casa sua la madre, sulla stufa a legna, preparò le caldarroste. La nostra casa di allora era fredda, in bagno si gelava se non si accendeva almeno un po' il termosifone elettrico. Avevamo due auto, indispensabili per andare al lavoro. Tu venivi sempre mandata in posti lontani e difficili da raggiungere, in inverno, con la neve e il ghiaccio sulle strade. Io venivo mandato più vicino ma quando qualche trentino mi diceva che io ero fortunato e che lavoravo vicino a casa facevo notare che la cosa era un po' diversa. Non avevo il lavoro vicino a casa, ma ero stato io a cercare casa vicino a dove lavoravo, differenza fondamentale. Rifarei tutto come allora? E rifaremmo ancora quello che facemmo? Non so dirlo, penso che con te quelle scelte furono condivise, e non le cambierei. Le mie scelte magari sono state discutibili, ma in fondo ora non ha alcun senso pensarci. Vorrei guardare solo avanti con te. Ciao, Viz.

                                                                                                            Silvano C.©

                           (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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