Dovendo decidere se tenere o
buttare l’opzione corretta è la seconda. Il fatto stesso di pormi la domanda
implica un dubbio, quindi eliminare un abito, un soprammobile, un libro
sbagliato, una cianfrusaglia qualunque che conserverei semplicemente per
mantenere il ricordo è la cosa che devo fare senza rimorsi. Nessuno
verrà dimenticato prima solo perché avrò perduto una scatola di fiammiferi
comprata nell’allora Jugoslavia, e intanto avrò le stanze più ordinate, facili
da spolverare, senza inutili pesi che qualcuno dovrà eliminare al mio posto
dopo di me. Ecco, ho visto case minimaliste, quasi da rivista di arredamento al
confronto di casa mia, le ho viste e in parte invidiate. L’invidia è parte del
mio modo di essere, è innegabile, come il pensare che gli altri siano sempre
più fortunati, ricchi, impegnati, in salute, con più amicizie, con un lavoro
migliore e via continuando. E così ovviamente sbaglio, me lo hai spiegato in
tutti i modi possibili, mi hai fatto capire di situazioni molto diverse da come mi
venivano raccontate. Quindi, continuando a sbagliare (è nella mia natura), non
sarò mai in grado di seguire quella seconda opzione descritta all’inizio. E non
butterò mai se non piccole cose di nessuna importanza, con molta calma e mai
tutte assieme. Ciao, Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.