Non ti fidar di un bacio a
mezzanotte, non ti fidar delle stelle galeotte e non ti fidar neppur di te. Sai quanto
sia facile a volte ingannare gli altri sapendola raccontare bene, dare di te un’immagine
diversa. Quello che ignori o fingi di ignorare e che allo stesso modo, anzi
peggio, sai ingannare te stesso. Allora lascia perdere la nostalgia mal
riposta. Ti faccio un solo esempio, e il resto lo puoi dedurre da solo, non
devo convincere nessuno del resto. La nebbia. Tante volte hai parlato della
nebbia in modo mitico come di un tempo nel quale la nebbia nascondeva e
permetteva di sognare, sempre come se fosse bella, come se nascondesse gli anni
passati e raccogliesse gioventù, sogni, speranze, amicizia e amore. Cerca di
capire che è solo un raccoglitore di emozioni, un’occasione. In realtà non ti
piacerebbe tornare ai tempi delle tue prime e uniche sigarette fumate camminando
nascosto dalla nebbia del paese, e neppure viaggiare in auto con chiunque senza
vedere oltre una decina di metri davanti a te. San Romano era romantico con i portici nascosti
dalla nebbia ma eri solo e non frequentavi nessuno, nella nebbia ti distraevi
dalla realtà ma non la curavi. Le cose belle legate al ricordo della nebbia lo
sarebbero ugualmente se le notti fossero state piene di stelle, inutile
rimpiangerla o descriverla in forma poetica. Oltretutto non sei un poeta. Lascia
che la nebbia sia solo un fenomeno atmosferico.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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