Si succedono uno dopo l’altro. A volte non lasciano neppure il tempo di capire altre invece sembrano non aver fretta di rispettare l’appuntamento. Passano tutti, chi troppo giovane e chi troppo vecchio, forse nessuno ritiene che sia il momento giusto. Potrebbe essere una liberazione o un’ingiustizia, ma dopo ne arriva sempre un altro. Ammetto di essere curioso ma se posso preferirei attendere ancora perché so di avere alcuni impegni da rispettare. Uno di questi l’avevamo preso assieme e tu non hai potuto onorarlo quanto ti avrebbe fatto piacere, ne hai lasciato il compito a me che so di avere enormi limiti. Non dipende da me però, o almeno solo in minima parte, e intanto uno dopo l’altro continuano a passare. Alcuni li ho conosciuti, di altri ne so qualcosa, di molti non so nulla, solo che sono passati.
Dove ormai io vado normalmente un paio di volte al giorno, e in questo sfioro probabilmente la patologia, vedo che i visitatori non sono così assidui. Alcuni sono molto presenti durante i primi tempi, le prime settimane, i primi mesi, poi lentamente spariscono e vengono in modo saltuario. Dicono che la vita sia fuori, non lì. Magari hanno ragione, chi sono io per contraddire qualcuno su un tema simile?
La cosa certa è che vorrei qualche risposta da te di tanto in tanto, dubbi ne ho troppi. E intanto c’è sempre un altro che parte.
Silvano C.©
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