martedì 22 febbraio 2022

Ansiogeni e ansiolitici

Il fuoco scalda ma se è troppo brucia. Allora serve l’acqua che lo spegne. Pure l’acqua se è troppa allaga ogni cosa e distrugge. Sembra cronaca politica di queste ore, nazionale e internazionale, e invece è solo natura che non trova pace se non con la fine di ogni cosa. La vita esiste perché esiste una barriera, un confine tra dentro e fuori, e la membrana cellulare ha esattamente questo compito. Ma la membrana è selettivamente permeabile o impermeabile, è programmata per far passare o non far passare. Se fallisce la cellula si ammala e muore. Comunque sia la cellula non ha pace, deve nutrirsi a spese altrui, crescere e moltiplicarsi, difendersi per non essere mangiata a sua volta. Nessun essere vivente che non sia un vegetale può vivere senza nutrirsi di altri viventi o della materia organica che apparteneva ad altri esseri viventi. Se vengo assalito da paure o ansie di tanto in tanto è normale, a tutti capita, ma se ne divento succube per troppo tempo allora la mia vita rischia di arrivare a situazioni patologiche, insostenibili, che mi isolano e mi rendono asociale, pericoloso o inutile, intollerante o apatico. Una cura possibile è l’ansiolitico che tuttavia ha una serie incredibile di effetti collaterali. Altre cure esistono, certo, per fortuna, e si tratta sempre di soluzioni che mantengono un equilibrio precario tra un dentro e un fuori. Sono stato felice quando non lo sapevo, quando combattevo e non me ne facevo un problema, quando vivevo e non riflettevo troppo, quindi sbagliavo. Chissà se la felicità è solo un errore. Ciao Viz.

                                                                          Silvano C.©  

    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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