Ritrovare la forchetta

Entro in case non mie, di nascosto ma non come un ladro. Posso permettermi di farlo e non commetto effrazioni. In un solo caso possiedo ancora le chiavi mentre negli altri mi affido alla memoria. Entro di notte o di giorno e solitamente non trovo nessuno. Mi aggiro per le stanze e tento di vedere se ritrovo qualcuno ma so è troppo tardi per questo. Allora mi accontento di un presepe costruito in modo tradizionale con vero muschio in un sottoscala freddissimo frequentato dai gatti oppure di una finestra all’ultimo piano dove ebbi la consapevolezza di essere un maniaco. Rivedo i vecchi camini ancora con le braci accese e qualche volta esco nel cortile dove qualche ombra è rimasta. Vizi e virtù mescolati, infanzia interrotta e ripresa ma non da dove si era fermata. Non si riprende mai da dove si era stati interrotti, quella è un’illusione che occorre smascherare. Rivedo nel cassetto lavori di ricamo di mia madre, e ci fu un tempo nel quale pure io mi divertii coi suoi fili di cotone colorati ma di quello che feci non è rimasto nulla, cosa non grave. Attrezzi che usò mio padre, utensili da cucina che anche mia nonna ebbe per le mani, prima del diluvio. Tra questi una forchetta alla quale ero affezionato perché sono un inguaribile abitudinario e ricerco gli oggetti ai quali sono abituato. È incredibile quante cose io possegga e quante poche in fondo mi servano giornalmente. A volte gli anni filano via che neppure capisco come mai il mio fisico cambi. Continuando a curiosare tra le stanze ritrovo i motivi di discussioni in famiglia, le liti, le speranze e i sogni realizzati a fatica. Quelle stanze, se le vedo in sequenza, rappresentano esattamente la realizzazione di un progetto che solo in parte si è interrotto, il progetto continua e io non ne vedrò certamente la fine. Mi conviene accontentarmi di una forchetta perché un pesante piano di marmo bianco difficilmente potrei spostarlo e poi non saprei neppure dove metterlo. Che le cose vadano per la loro strada che purtroppo lo fanno già le persone, cosa mi interessa delle cose?

                                                                          Silvano C.©  

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