Nuvole che cambiano

Cambiano veloci, e si spostano. Sono nere a volte e mi fanno paura. Sono nuvole e sono anche metafore. Possono lasciar cadere pioggia, grandine o bombe. O, se a loro piace, semplicemente invitano a guardarle associando pensieri. Temo le nuvole in certe giornate difficili mentre amavo quelle solitarie che passavano tranquille nei cieli estivi al mare con te, e anche prima di te. Mi manca il mare, non so immaginare quando potrò rivederlo e viverlo. Come allora non credo più. Pure quei giorni, se inanellati, mi fanno vedere cosa è mutato nel tempo, cosa è successo. La prima volta non so con esattezza quando avvenne, credo che fu dopo un viaggio in auto quando ancora ero figlio unico. E poi vi furono altri anni prima di imparare a nuotare, anche se l’acqua mi attirava. L’ultima volta che ho visto il mare è stato a Rimini, prima della stagione balneare, quando ho passeggiato a lungo sulla spiaggia con un’amica che combatte. Oggi le nuvole sono nere e fredde, potrebbero far piovere, spero che finiscano il loro lavoro in fretta, vorrei un cielo ottimista che non trovo. Ho sentito che tu resti per sempre, così mi è stato detto e mi va bene. Forse mi aiuterai a vedere diversamente le nuvole. Ciao Viz.

                                                                                                             Silvano C.©  

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