È una questione di scelte. Penso di sbagliare su molte cose, a
partire da ciò che ritengo necessario e tale non è. Spreco tempo e potrei
essere più utile. Mi distraggo per dare un senso ma come canta Vasco un senso
non ce l’ha.
Con successive sottrazioni potrei arrivare alla perfezione, sparendo, ma prima devo lavorarci ancora. Meno caffè, meno illusioni, meno carne e formaggio, meno spese inutili, meno spazio occupato da oggetti che potrebbero servire ad altri, meno pensieri neri che non portano a nulla, meno bulimia generalizzata e sostitutiva di amicizia e sesso, meno invidia per chi non è invidiabile, meno sguardi sul panorama invece di andare fisicamente sul posto, meno.
Meno cose per me è molto di più per chi amo e ne ha bisogno, che poi resta la cosa essenziale e dovrebbe pure essere facile, visto che ormai i legami si sono ridotti come non avrei mai immaginato.
Devo togliere e sostituire, non solo togliere. Adattarmi al meno e scegliere l’essenziale. Mi serve ancora il tuo aiuto.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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