A volte ritornano, ed è un bene. Significa che noi ci siamo, che resistiamo più a lungo di un castello di sabbia e forse che siamo nati anche per soffrire, mi auguro non solo per quello. Nulla di nuovo, raramente un essere umano è il primo in assoluto a fare una qualsiasi esperienza. Dovremmo sorridere quando ritornano, accoglierli come amici ritrovati, magari non necessariamente come il parabolico figlio prodigo ma neppure lamentandoci troppo. Del resto, qualunque accoglienza possiamo loro riservare, lo fanno senza chiederci alcun permesso.
Mio padre, che probabilmente si riferiva ad un detto popolare che non so recuperare, sosteneva che una persona sana è quella ammalata ogni giorno di un dolore diverso, implicando così che il malanno del giorno precedente era sparito. E ricordo queste sue parole perché mi è venuto a trovare molto recentemente un antico malessere. Tutto qui, ciao Viz.
Silvano C.©
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