Chi ne sa di notifiche postali verdi probabilmente intuisce che, quando il postino ne recapita una anche se in prossimità del periodo natalizio, non si tratta di auguri ma di rogne. Nel caso specifico la notifica si riferisce a un anno di merda, il primo senza di te, il 2017. Dalle tasse non so e non posso sfuggire, ma ciò che mi rende maggiormente nervoso non è il doverle pagare, che anzi è una cosa positiva se significa che possiedo qualcosa da tassare, bensì gli adempimenti burocratici come compilare moduli e altro. Non sono mai rilassato quando si avvicina il momento delle formalità di questo genere e nell’anno di merda 2017 avevo la testa persa con altre scadenze, in particolare con l’ultima dichiarazione dei redditi che ti riguardava, che ha un nome specifico ora rimosso. Per farla breve ci sono due momenti nel corso dell’anno che prevedono la compilazione del modello F 24, ed io ho sbagliato a compilare la parte del mese di giugno, ho omesso una quota che poi, stranamente, ho correttamente versato a dicembre. Poca cosa alla fine, perché dopo quattro anni devo pagare la somma non versata più interessi e spese varie, quindi nessuna vera difficoltà, solo la rabbia che tu non ci sia. Del resto, se ricordi, una situazione simile si verificò con una proprietà in Sardegna che avevi venduto per fortuna già da tempo e sulla quale io, sempre con un modello F 24, avevo commesso un piccolo errore di calcolo. Talmente piccolo che le tasse aggiuntive per la quota non pagata hanno superato l’importo iniziale raddoppiandolo, e malgrado questo era rimasto una stupidaggine. Tu però non stavi bene, non mi andava di fare polemiche che forse potevano anche avere la possibilità di sbocchi diversi. Per il resto mi manchi, Viz. Fanculo le tasse.
Silvano C.©
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