Mi invitò, o più probabilmente le strappai l’invito, a casa sua, dalla sua famiglia di origini napoletane. Erano gli anni nei quali avevo messo
da parte la timidezza nei rapporti sociali e a volte capitavo nelle case altrui
in giorni e ore impossibili. Solo dopo ho capito che avrei dovuto contenermi
ed essere più discreto, ma in fondo non me ne pento e rifarei tutto. Non fui l’unico
ospite in quell'occasione, ne sono quasi certo, e la sua famiglia la ricordo accogliente, calda,
alla mano. Lei mi offrì quel dolce tipico e fu amore a prima vista. Diverso e particolare per i miei gusti e le mie esperienze ancora limitate, ma
ottimo. Non mi vergogno a dire che non mi accontentai del primo assaggio ma
ottenni il bis. Poi io e te, Viz, la incontrammo in un altro momento, era
passato tempo ma non troppo. Anna si era ormai affermata nel suo lavoro e
sicuramente ricordarla solo per gli struffoli non è giusto, ma se la penso,
ora, è per quel momento di calore umano che condivise con me e con chi stava
con me. Ottimi gli struffoli…
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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