La condizione è non pensare a niente, non aspettarsi nulla e lasciarsi semplicemente spostare dal vento, dalla rotazione terrestre e dalle frasi rubate. Il furto delle parole, se non genera illeciti profitti economici, non è neppure perseguibile inoltre è spesso fonte di fantasie inaspettate o di distrazioni dagli esiti più vari. Liberare la mente non è detto sia facile però, come non è facile liberare una cantina o un solaio da tutto quanto si è accumulato in decenni. Chi non è interessato direttamente lo fa senza problemi, ma chi non riesce a staccare da ogni singolo oggetto la madre, il figlio, il viaggio, il compagno, l’incidente o l’occasione si ritrova bloccato, e rinuncia. La libertà, una volta perduta, deve essere riconquistata, scrostata e lucidata nuovamente. Era facile da bambini immergersi nella bolla. Era facile rispettare la condizione. Non è che tutto sembrasse semplice neppure allora, o che non esistessero problemi, certo che no, eppure dopo la via per raggiungere la libertà si è complicata. Liberamente ormai succede ben poco, e accettare la ripetitività come alternativa? Utilizzare i fogli del calendario per rassicurarsi e pensare di poter avere i giorni simili a quelli trascorsi? Mi arrendo. Ciao, Viz.
Silvano C.©
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