venerdì 19 novembre 2021

Il dono della sintesi

Per un fastidioso dolore alla spalla da qualche tempo uso pomate a base di Arnica. Una di queste, che sembra darmi maggiori benefici, l’ho presa a Ferrara e la sto quasi finendo. Visto che altre non sembrano funzionare altrettanto bene stamane vado in farmacia, la più vicina a casa, col tubetto ormai spremuto oltre la metà. Vengo fatto entrare dalla farmacista dopo che mi ero appena sanificato le mani col mio flaconcino personale e sono invitato a sanificare nuovamente le mani. Un po' mi innervosisco ma eseguo, e il gel impiega qualche attimo in più ad asciugare. Io con le mani bagnate non posso prendere il tubetto e la tessera sanitaria senza impiaccicarmi quindi sono costretto a far aspettare la farmacista che inizia a innervosirsi a sua volta, ma per fortuna dura poco. A quel punto mostro il tubetto e spiego la mia situazione parlando del dolore fastidioso, della spalla e del braccio, del calore benefico che avverto dopo aver spalmato quella pomata ed invento, non so neppure perché, che quel tubetto mi è stato prestato da un’amica. Sto per continuare con la mia precisa e completa anamnesi quando la farmacista mi chiede semplicemente: Ne vuole una uguale? Non posso che annuire. Alla fine prendo il pacchetto, abbozzo un sorriso, pago e poi mi metto in tasca tubetto a metà, resto e scontrino. Sorridi, Viz.

                                                                          Silvano C.©  

    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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