domenica 21 novembre 2021

Viaggi invisibili, viaggi possibili e impossibili

Sento il bisogno dell’impossibile quindi sono destinato a non avere soddisfazione. Del superfluo ne ho in eccesso, di molte cose materiali necessarie non ho carenza. Vorrei ovviamente una grande villa con parco e piscina, decine di persone al mio servizio ma assolutamente discrete e pronte a sparire dopo aver riordinato ogni cosa, autorimessa principesca come nel film Sabrina e auto di marche prestigiose ma solo a condizione di avere le vie prive di traffico della pubblicità ingannevole dove poterle lanciare a velocità folle. Pochi giorni fa ho superato tranquillamente a piedi un’Aston Martin Vantage Coupè che procedeva in coda molto lentamente e con l’uomo al volante che aveva l’aria di annoiarsi. Così non mi interessa.

Non disdegnerei anche altre piccole soddisfazioni inconfessabili e/o censurabili.

In questo momento preciso mi piacere essere contemporaneamente in decine di posti, con te, per poter vedere e commentare assieme. A Toledo o a Capo Nord, a Gibilterra e nel profondo sud degli Stati Uniti, a nord della Sardegna e a Carpi, a Santa Croce. Visitare i castelli sulla Loira o quelli della Baviera, salire al Tonale o scendere a Frasassi, camminare per raggiungere malga Somator o il rifugio Lancia. Potrei continuare ancora ma sarei ugualmente incompleto. Come si fa a lamentarsi di non avere l’impossibile? Esattamente così. Ciao Viz.

                                                                          Silvano C.©  

    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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