Ritornare

Sovrapponendo ieri ed oggi, sei tornato. Confesso che non pensavo di rivederti, oltretutto venuto a chiudere un paio di questioni in realtà mai aperte. Ti sei voluto interessare per restituirmi di persona alcuni scatoloni con un vecchio impianto stereo (che non ti avevo mai dato) e parti di un mobile che non so per quale motivo erano rimaste nella tua casa (mobile mai esistito). Nel frangente ho dato ancora una volta prova di quanto io sia scorbutico e maleducato, magari per nascondere insicurezze e sentimenti che dovrei esprimere diversamente, ma è una scusa. Chi mi stava vicino mi lasciava fare e non innescava alcun motivo di contrasto. Vedevo persone che arrivavano per il tuo funerale mentre tu eri preso da questi tuoi impegni, ignorando la necessità di fermarti, come la logica prevede in casi analoghi. Tutto impossibile e reale. Chi arrivava senza mascherina mi faceva ricordare che io dovevo metterla, e infatti lo facevo subito. Poi caricavo con questi oggetti la mia vecchia auto rossa, quella che a lungo ha odorato di nuovo anche quando era ormai da rottamare.

È destino che nessuno vada veramente via sinché viene pensato, ricordato, o anche solo sognato. Rimango sempre stupito delle innumerevoli vite parallele, e un po' ci conto, lo ammetto. Se si pensa ad un limone, come diceva un mio insegnante di filosofia, non è possibile non salivare. Quindi il limone esiste, e agisce anche senza far nulla. Magari il mio vecchio insegnante intendeva dire una cosa leggermente diversa, legata al concetto di motore immobile, però se ci sono effetti che comunque mi arrivano evidentemente qualche cosa li genera, o no? Non lo so se ho capito e se ho detto quanto intendevo. Ciao Viz. Tu sai di chi parlo, e tanto mi basta. Lui mi piaceva, era una persona positiva.

                                                                          Silvano C.©  

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