mercoledì 7 aprile 2021

Compagni di viaggio

Tu immagina un lungo viaggio in treno. Quel treno non ha una stazione di partenza nota, semplicemente si ferma ad una fermata lungo il suo percorso e tu ci sali. Non ti è chiaro probabilmente perché sali su quel treno, del resto io sono l’ultimo a poterti suggerire la risposta, quindi non chiedermelo. Sta di fatto che ora sul treno ci sei, sino a quando scenderai o ti faranno scendere, decidi tu come interpretare la faccenda. Sul treno ti puoi muovere, sedere in una carrozza o spostarti, ma alcuni posti non sono accessibili o ti sono vietati. Incontrerai persone, e non solo persone. Potrà capitarti di guardare un cane negli occhi, o di ammirare il volo di rondini e rondoni che poi trovano un nido. Ma incontrerai specialmente persone. Alcune saliranno con te, altre dopo, altre erano già sul treno. Certe scendono prima che tu abbia finito di parlare con loro, e le tue parole restano sospese, mai più pronunciate, nessuno le ascolterebbe allo stesso modo. Quel treno prosegue la corsa e non accetta le tue lacrime in pagamento del biglietto, ed è inutile quindi che tu ti lasci andare a piangere. Chi scende non risale più, resta indietro, e tu ti allontani ogni momento che passa dalla fermata dove è sceso. Potresti scendere subito dopo, magari, e forse ritrovare chi è sceso poco prima. Oppure scendere anche anni dopo, e visto che il percorso del treno non lo conosci, ritrovare chi era sceso ad aspettarti, sorridendo. Senza certezze però. Metti in conto che chi scende potresti non vederlo mai più.

                                                                          Silvano C.©  

    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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