Timore

Mi viene da pensare che potrei dimenticarti. La cosa non mi piace neppure se immaginata, eppure l’ho pensata. La mia scelta di non toccare e conservare sembra si ritorca contro di me. Non toccare significa in parte rimuovere, non affrontare il problema, mentre tutto ciò che è presente muta, si sposta, si rinnova e, ogni tanto, cose vecchie si buttano per far posto alle nuove.

Con i dispositivi (che qualcuno insiste a chiamare device) si diventa obsoleti quando si è superati dalle tecnologie più recenti che in modo invasivo mandano alle discariche strumenti prima di uso comune.

Nella vita si diventa obsoleti in modo subdolo, e non ci si può opporre. La vita presente diventa ieri, poi cronaca passata infine storia. Mio nonno nacque all’inizio del XX secolo. Io lo ricordo quando aveva già superato la metà della sua vita, ma pochi ormai lo ricordano. Ecco il mio timore, che è solo la constatazione dei mutamenti che non mi piacciono e che, tuttavia, sono la vita stessa. In questo la vita sarà forse giusta ma è sicuramente spietata.

Il mio timore è questo. Mi auguro di poterlo superare o metabolizzare, rimandandolo dove deve stare. Ciao Viz.

                                                                          Silvano C.©  

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