Spaghetti alle vongole in brodo

Nella piazzetta di fianco a San Marco non è facile arrivare, e se si arriva in piazzetta significa che in quel momento non si è altrove. Il senso della cosa è che non si può far tutto, e se Venezia è vicina, allora diventano lontani altri luoghi. Le leggi del tempo e dello spazio impediscono la libertà assoluta che in certi momenti ci illudiamo di avere. Un po' come quando spiego ad un ragazzino che se a merenda mangia patatine fritte non può mangiare anche la frutta, è un fatto di scelte, e ogni scelta comporta alcune conseguenze o relative rinunce.

Ogni tanto però capita di andare a Venezia, e ogni tanto pure le patatine fritte vanno bene.

Leggendo come ogni settimana il mio oroscopo scopro che posso contare di più sulla fantasia, che ho buon intuito malgrado le apparenze e che mi si aprono prospettive nuove e positive. Tutto sembra cambiare rispetto a sette giorni fa. O magari sono io che non ho capito. O forse è inutile dar peso a quelle righe.

Il fatto è che una delle non troppo numerose volte che mi trovai nella piazzetta di fianco a San Marco mi accomodai al tavolo di un ristorante per turisti. Il locale non era troppo ricercato ma il posto attorno suppliva in modo più che adeguato. Ci portarono un piatto di spaghetti alle vongole in brodo. Non ricordo esattamente cosa pensai, ma la situazione sì. E ricordo anche che non avevo alcuna voglia di discutere o di farmi rovinare la giornata. Quegli spaghetti furono ottimi. Ne mangerei un piatto anche ora, nelle stesse identiche condizioni, a riprova che il brodo non è importante e neppure l’oroscopo. Ciao Viz.

                                                                          Silvano C.©  

    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)