mercoledì 21 aprile 2021

Una cagnetta e una gattona

Durante le mie esplorazioni ripetitive in luoghi lontanissimi, in termini di centimetri, da dove ho casa, mi capitano incontri sfuggenti con persone e non solo con queste. Una cagnetta, ad esempio, ha imparato a riconoscermi malgrado la mascherina e a non impaurirsi se mi capita di avere l’ombrello. Ed io, a mia volta, ho iniziato ad accarezzarla in testa, con sua evidente soddisfazione. Sempre percorrendo una via che ormai dovrebbe conservare i miei passi incontro un piccolo cortile che si affaccia sulla strada con un cancelletto protetto anche da una rete. Dentro, non sempre, c’è una gattona che sembra accettare qualche attenzione, sinché le va, sinché si gira e torna a fare le sue cose.

Piccole cose, ovviamente, di interesse meno che locale e assolutamente limitato, ma che suppliscono a viaggi di diversa portata in paesi europei, in grandi città d’arte o verso il mare. Non è la scalata pur se tranquilla ad una montagna vicina, è molto di meno, è quello che si può fare.

Vado quasi giornalmente a Venezia, è vero, e mi ritrovo tra rii e calli, salgo e scendo da ponti, vedo i grandi palazzi e le chiese, le tantissime chiese veneziane. Ma Venezia la vivo diversamente anche se non meno intensamente. Cosa mi manca veramente? Tante cose, ma se lo spiegassi dovrei ammettere che non posso averle, mentre la gattona e la cagnetta le posso vedere, ogni tanto, e questo fa la differenza. Ciao Viz.

                                                                          Silvano C.©  

    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti offensivi o spam saranno cancellati. Grazie della comprensione.

Post più popolari di sempre

Post più popolari nell'ultimo anno

Post più popolari nell'ultimo mese

Post più popolari nell'ultima settimana