lunedì 5 aprile 2021

Lo stronzo e i suoi regali

Dal punto di vista giuridico non so come si potrebbe definire, forse “atto violento per interposto oggetto”? Non ne sono certo. La violenza c’è, e pure la rabbia o il desiderio di una sorta di vendetta. Per il resto nulla di veramente aggressivo se non il tentativo, da anni infruttuoso, di cancellare dalla mia memoria una persona che col tempo mi è diventata sempre più sgradita. Era un amico un po' stronzo, come lo sono pure io in certi momenti, ma in un modo che non sopporto. Un’ultima prova è stata la sua assenza-silenzio in un passaggio tragico per me fondamentale e insuperabile. Sarebbe bastata anche solo una telefonata, perché lui ha saputo, e non c’è stata. Alcune sue cose col tempo le ho gettate, un ultimo suo regalo l’ho buttato ieri in un cestino lungo la via, un macinapepe vagamente ricercato, pure bello, ma che mi faceva innervosire al solo vederlo. Altro mi resta e non voglio rinunciarvi, confermando così che non sono perfetto. Eppure ho sentito il bisogno di questo rifiuto violento. Brutto segno, forse, che mi fa capire quanto io sia impotente di fronte alla rimozione selettiva del passato e di come, dopo anni, ancora non abbia potuto chiudere del tutto una parentesi della mia vita che testardamente resta. Ma per la miseria, com’è possibile scordare cose belle e ricordare uno stronzo? Non posso farci nulla. Tenterò di fare e pensare ad altro. Ciao Viz. Ci ricasco, come vedi.

                                                                          Silvano C.©  

    (La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)

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