Ride lo stupido che non è consapevole del dolore che lo attende.
Ride chi conosce la verità e finge, sino quasi a convincersi, che il suo sogno sia reale.
Ride chi si vuole salvare.
Ride e si rimuove.
E ride anche, senza volerlo, chi nota un altro inciampare in modo buffo.
Un tempo, e fu una breve stagione, andavo per campi a raccogliere piante infestanti. Fui fermato da un paio di contadini dall’aria arrabbiata che mi videro spuntare da un loro campo di granturco con un enorme sacco nero, e pensarono fossi un ladro di pannocchie. Quando mostrai che dentro il sacco avevo solo erbacce mi guardarono stupiti, e mi presero per un ritardato mentale. Quello che dissi per spiegare i miei motivi neppure lo ascoltarono…
Una delle verità della vita è che si deve ridere, è un nostro bisogno. Se tutto si risolvesse in lacrime e difficoltà, dolore e perdita senza neppure provare il riso liberatorio, almeno ogni tanto, non so cos’altro avrebbe ancora senso. E se non possiamo ridere noi, che ridano almeno gli altri.
Ora vorrei ridere con la mente libera, vuota, magari come se fossi un ubriaco allegro. Forse saper ridere è uno stato mentale da conquistare, forse…Ciao Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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