Non seguirmi messere, ognun si perda come vuole
ché le vie storte non son meno frequenti di quelle giuste.
(Horacio Guillermo Harmoso De Gaudes)
Mi son sempre perduto e spesso non l’ho ammesso, contando sul fatto di non essere solo in tale situazione. Del resto nessuno nota il nudo sulla spiaggia nudista, è una forma di mimetismo che funziona anche nell’evoluzione del comportamento per la sopravvivenza prima animale e poi umana (gli uomini sono solo animali un po' più emancipati).
E continuo a fingere sicurezze che non ho, e certezze rassicuranti ma fragili. La vita è un labirinto, e i labirinti artificiali non fanno altro che copiare la natura, la sublimano e fingono che sia controllabile. Da un labirinto costruito con siepi in un giardino si può uscire sempre, è sufficiente mantenere il percorso vicino alla parete di destra oppure a quella di sinistra. Se si conosce già la via ovviamente si possono evitare tratti che andrebbero poi ripercorsi al contrario, ma se si continua a scegliere a caso ora la destra ora la sinistra si rischia veramente di perdersi e di impiegare molto più del necessario per tornare fuori.
Io mi sono perso nel labirinto. Fingo che non sia vero e nei momenti peggiori è meglio che non mi faccia sentire con nessuno perché sarei deprimente. Devo aspettare che mi passi, che accetti la situazione. Poi non è che abbia trovato la soluzione, semplicemente recupero un atteggiamento diverso. A volte basta poco ed è facile, altre volte l’attesa è più lunga, e temo di non farcela.
La cosa migliore potrebbe essere quella di considerare il labirinto serio come un gioco, una sfida tra le tante che affrontano i bambini divertendosi. E qui, lo ammetto, il tuo sorriso mi aiuta sempre. Ciao, Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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