" Chi non muore si rivede"
Molte volte l’ho sentito, e a volte pure io ho pronunciato queste parole. Eppure non è vero. È un modo di dire tanto per annacquare il discorso con frasi di circostanza che significano poco o nulla, utili magari solo per rompere il primo imbarazzo rivedendo qualcuno dopo anni.
In ogni caso, per fortuna, non è necessario essere riveduti o rivedere per non morire. Inoltre posso garantire che rivedo tanti che sono morti, e per fortuna non mi lasciano.
Ho rivisto Paffutolo.
Lo ricordo che, piccolo e cicciotto, scalava un albero incurante della difficoltà della discesa. In quel caso lo presi in braccio e lo appoggiai per terra, non prima di averlo accarezzato un po'.
L’ho rivisto, e sono passati credo quasi due anni da quel momento. È cresciuto. Il pelo è di un bel colore grigio, le zampette bianche. È diventato un giovane gatto, non magro ma neppure cicciotto com’era. E mi sono fatto annusare un dito da lui, attraverso una cancellata. Poi è andato via. È un gatto impegnato, evidentemente.
Ciao, Viz. Credo che Paffutolo ti sarebbe piaciuto, e che tu ricordi Tommy. Tommy del resto lo ricordo anch’io.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun problema se si cita la fonte, grazie)
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