La mente fa congetture, parte del suo tempo lo dedica a questo, in modo inconscio. Mi capita di tornare al passato, quando erano forse possibili altre vie, e chiedermi cosa sarebbe successo se alcuni fatti fossero avvenuti ed altri no. Prima di conoscerti ero alla ricerca, e in effetti lo sono sempre stato e lo sono anche adesso, di volta in volta con obiettivi diversi.
Avrei potuto forse rimanere a Ferrara, e le conseguenze ora non so immaginarle, o solo in parte minima.
Capita poi che parli con un’amica e ritorni ad un incontro realmente avvenuto, senza altra conseguenza dell’incontro stesso, che chissà perché immagino avrebbe potuto avere un seguito. Un fatto avvenuto nella vita reale, che mi fa sentire in colpa solo per i pensieri avuti in tempi recenti. Sarebbe stato diverso?
Quella realtà solo immaginaria si scontra poi con un’altra, col sogno. Ed allora arrivi tu, a mettere le cose a posto, in modo magistrale. Arrivi e mi fai rivivere fatti reali, o sensazioni reali solo combinate in modo diverso. Prime colazioni, scelte tra biscotti, preparazione di una tazza di tè, corsie e stanze di ospedale piene di luce, sguardi incuriositi e pronti a darmi indicazioni. E soprattutto la tua presenza tranquilla, malgrado la situazione, con particolari troppo precisi, irripetibili.
Un sogno può essere molto reale, e farmi tornare coi piedi per terra. Non posso che riviverlo, e tornare con te. Ciao, Viz.
Silvano C.©
(La riproduzione è riservata ma non c'è nessun
problema se si cita la fonte, grazie)
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