mercoledì 6 gennaio 2021

Rivoglio il trenino

Rivoglio il trenino. Ma non è tanto semplice riaverlo, esattamente quello. Col trenino io mi aspetto quella stanza fredda col camino, l’unica batteria avuta per farlo funzionare e con la carica che è durata troppo poco, il fumaiolo che fumava veramente con un piccolo bastoncino di incenso infilato nello spazio giusto… e il binario cortissimo, un piccolo cerchio, niente di più. E non mi accontento, ovviamente. Rivoglio quel vicino di casa che ci fece visita camuffato da paurosa signora con una scopa, e che mi sembrò la Befana un po' arrabbiata e sul punto di non portarmi nulla la notte che sarebbe seguita. Rivoglio anche una delle ultime riedizioni della Befana autarchica degli anni cinquanta quando venni convocato, con tutti i coetanei di Porotto, Cassana e altri piccoli paesini vicino a Ferrara nel teatro Verdi di Porotto, quello che poi conobbi come uno dei miei primi cinema. Ci andai un po' preoccupato e con grandi attese. Fummo chiamati con nome e cognome (o cognome e nome, ora non ricordo) e invitati a salire sul palco, il 6 gennaio, tarda mattinata o primo pomeriggio, neppure questo so con sicurezza. Ricevetti un dono, una scatola di cartone, senza fiocchi o carta da regalo, e dentro… dentro una piccola delusione, certo, e ugualmente impagabile. Ci ricamai a lungo con la fantasia e immaginai che avrebbe potuto contenere qualsiasi altra cosa. Non solo qualche caramella e un piccolo gioco.

Era il giorno della Befana, che per me fu una stagione brevissima e poi mitizzata. Allora ero figlio unico e probabilmente, nel mio piccolo, viziato.

In seguito comprai, ormai adulto, un trenino più serio e moderno, con molti più binari, e con un trasformatore elettrico. Lo feci solo per me, ancora non avevo avuto un figlio. Immaginai un grande plastico, e gallerie, e ponti. Mi resi conto che il tempo era finito però. Quel trenino lo recuperai pochi anni dopo, e ci feci giocare mio figlio, ma non arrivai mai a realizzare le gallerie, i ponti, gli scambi e tutto il resto che avevo immaginato.

Il tempo della Befana è limitato. Viviamolo come viene, quando viene…

Ciao, Viz.

 

                                                                          Silvano C.©   


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